BUON NATALE!

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Tomaso Pombioli (1632), Adorazione dei pastori, Chiesa parrocchiale di Ombriano (CR)

A nome della commissione vocazionale diocesana, arrivino a tutti i nostri lettori, il più sentito augurio di un FELICE NATALE e di un SERENO INIZIO ANNO, pur in mezzo a tante difficoltà, tristezze, violenze e guerre. Stiamo saldi nella fede che il Regno di Dio non smette di realizzarsi, qui e ora, in mezzo a noi.

IL REGNO DI DIO

Ogni tanto ci aiuta il fare un passo indietro e vedere da lontano.
Il Regno non è solo oltre i nostri sforzi, è anche oltre le nostre visioni.
Nella nostra vita riusciamo a compiere solo una piccola parte
di quella meravigliosa impresa che è l’opera di Dio.
Niente di ciò che noi facciamo è completo.
Che è come dire che il Regno sta più in là di noi stessi.
Nessuna affermazione dice tutto quello che si può dire.
Nessuna preghiera esprime completamente la fede.
Nessun credo porta la perfezione.
Nessuna visita pastorale porta con sé tutte le soluzioni.
Nessun programma compie in pieno la missione della Chiesa.
Nessuna meta né obbiettivo raggiunge la completezza.
Di questo si tratta:
noi piantiamo semi che un giorno nasceranno.
Noi innaffiamo semi già piantati, sapendo che altri li custodiranno.
Mettiamo le basi di qualcosa che si svilupperà.
Mettiamo il lievito che moltiplicherà le nostre capacità.
Non possiamo fare tutto, però dà un senso di liberazione l’iniziarlo.
Ci dà la forza di fare qualcosa e di farlo bene.
Può rimanere incompleto, però è un inizio, il passo di un cammino.
Una opportunità perché la grazia di Dio entri e faccia il resto.

Può darsi che mai vedremo il suo compimento,

ma questa è la differenza tra il capomastro e il manovale.
Siamo manovali, non capomastri, servitori, non Messia.
Noi siamo profeti di un futuro che non ci appartiene.

 (Card. John Dearden)

ESERCIZI GIOVANI: RICARICATI DA FRANCESCO E CHIARA

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Si sono svolti ad Assisi, nel ponte dell’Immacolata, gli Esercizi Spirituali itineranti, rivolti ai giovani della diocesi. Organizzati e promossi dalla Pastorale giovanile, dalla Pastorale Vocazionale e dall’AC settore giovani, sono stati dei giorni di fraternità, di ascolto della Parola di Dio, di preghiera, di silenzio interiore ed esteriore, di ascolto di voci di santità come san Francesco e santa Chiara.

Complice un tempo splendido, i quindici partecipanti hanno potuto assaporare la bellezza e il fascino della città umbra, con i suoi ricchi tesori d’arte, di cultura e di spiritualità. Inoltre si sono lasciati coinvolgere dalle provocazioni di don Stefano (al mattino) e dagli interventi di catechesi delle suore Alcantarine (al pomeriggio).

Ritornati in quel di Crema, ora ci si prepara a vivere il mistero dell’Incarnazione con più profondità e passione evangelica. Un grazie sincero alle nostre cuoche Manu, Giannina e Tania e alle sorelle francescane del monastero di sant’Andrea che ci hanno ospitato in una loro casa in autogestione.

Pace e bene e alla prossima intensa esperienza di preghiera, di ascolto, di discernimento, di fraternità.

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NUOVO IMPORTANTE DOCUMENTO SULLA VOCAZIONE SACERDOTALE

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IL DONO DELLA VOCAZIONE PRESBITERALE (qui il testo), posto da Dio nel cuore di alcuni uomini, impegna la Chiesa a proporre loro un serio cammino di formazione; come ha ricordato Papa Francesco in occasione del suo discorso alla Plenaria della Congregazione per il Clero (3 ottobre 2014), «si tratta di custodire e far crescere le vocazioni, perché portino frutti maturi. Esse sono un “diamante grezzo”, da lavorare con cura, rispetto della coscienza delle persone e pazienza, perché brillino in mezzo al popolo di Dio»[1].

Sono trascorsi ormai trent’anni da quando – il 19 marzo 1985 – la Congregazione per l’Educazione Cattolica, allora competente in materia, ha provveduto ad emendare la Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis, promulgata il 6 gennaio 1970[2], integrando soprattutto l’apparato delle note, alla luce della promulgazione del Codice di Diritto Canonico (25 gennaio 1983).

Da allora numerosi sono stati i contributi al tema della formazione dei futuri presbiteri, sia da parte della Chiesa Universale che da parte delle Conferenze Episcopali e di singole Chiese particolari.

Innanzitutto, occorre ricordare il Magistero dei Pontefici che in questo periodo di tempo hanno guidato la Chiesa: S. Giovanni Paolo II, al quale si deve la fondamentale Esortazione apostolica post-sinodale Pastores dabo vobis (25 marzo 1992), Benedetto XVI, autore della Lettera apostolica in forma di “motu proprio” Ministrorum institutio (16 gennaio 2013) e Francesco, dall’impulso e dalle indicazioni del quale è nato il presente documento.


[1] Francesco, Discorso alla Plenaria della Congregazione per il Clero (3 ottobre 2014): L’Osservatore Romano, 226 (4 ottobre 2014), 8.

[2] Cf. Congregazione per l’Educazione Cattolica, Ratio fundamentalis institutionis sacerdotalis (6 gennaio 1970): AAS 62 (1970), 321-384.


articolo tratto dal sito internet della Congregazione per il Clero: http://www.clerus.va

SICOMORO: PER CONOSCERE, AMARE, SEGUIRE GESU’

E’ iniziata da oltre due mesi l’esperienza del SICOMORO, un cammino di ricerca e di discernimento vocazionale rivolto agli adolescenti delle superiori, i quali vivono una settimana al mese presso il centro di spiritualità diocesano, accompagnati da don Angelo, da una coppia di sposi (Romana e Luigi) e da Alex. La settimana, da lunedì a venerdì, è scandita dalla vita quotidiana: i ragazzi al mattino e al pomeriggio frequentano la scuola, mentre nel tardo pomeriggio e nei dopocena vengono loro proposti delle attività; il tutto illuminato dalla preghiera (delle lodi e dei vespri) e dalla celebrazione eucaristica giornaliera. Le proposte serali sono le seguenti: al lunedì l’incontro formativo, quest’anno sulle Beatitudini, la carta di identità del cristiano; il martedì serata gioco; il mercoledì l’adorazione eucaristica e il giovedì l’incontro con i testimoni. La settimana si conclude il venerdì, con un incontro di verifica e la cena. I partecipanti sembrano contenti e convinti dell’esperienza. Confidiamo nella simpatia e nella preghiera di tutti, affinché il seme seminato, possa produrre frutti buoni.

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I ragazzi del sicomoro con don Angelo e alcuni seminaristi, nella cappellina del centro di spiritualità diocesano