Vocazione sacerdotale

DON BOSCO, Italia 2005, con Flavio Insinna, Drammatico – 200 min. 

Locandina Don Bosco

Tutte le fasi salienti della vita di Don Bosco, dalle umili origini alla scelta del sacerdozio, dall’impatto con la realtà senza speranza dei ragazzi affamati, sbandati e prossimi a delinquere, alla decisione di prodigarsi con tutte le forze per aiutarli, dalla creazione del primo Oratorio alla realizzazione della casa-madre della congregazione religiosa dei Salesiani, dalle accuse di sovversione e dai contrasti con l’aristocrazia e con la Chiesa ufficiale al benevolo interessamento di papa Pio IX.

 

GIOVANNI PAOLO II – Italia, USA, Polonia 2005 – Biografico-Drammatico, 193 min. 

Giovanni Paolo II

Dopo la prematura scomparsa della madre, Karol Wojtyla viene allevato dal padre nella Polonia della prima metà del XX secolo. Studente brillante e trascinatore, fin da giovane sogna di diventare un attore di teatro. Quando nel 1939 cala sulla sua patria l’invasione nazista, insieme ai suoi amici si oppone clandestinamente alla sistematica persecuzione della cultura polacca. Ma è un evento luttuoso a dare una nuova forma alla “resistenza” di Karol: la morte del padre, accompagnata dall’esperienza di una lacerante solitudine, gli rendono chiara la vocazione sacerdotale. Con la fine della guerra, la Polonia cade nella morsa del nuovo totalitarismo sovietico. Indossata la tonaca, Karol educa incessantemente i giovani, di cui si circonda, alla salvaguardia e alla difesa della dignità dell’uomo fondata in Cristo. Una minaccia profonda per il regime. Eppure le autorità comuniste vedono in lui solo un innocuo intellettuale e finiscono per favorirne la nomina a vescovo: il più giovane nella storia della Polonia. Divenuto poi cardinale, Karol si fa più intransigente nella guida spirituale della sua patria, fino a divenire una vera spina nel fianco del governo comunista e un punto di riferimento assoluto per la sua gente. L’intero mondo cattolico comincia ad accorgersi di lui.

Nel 1978, dopo la morte di Giovanni Paolo I, i cardinali elettori riconoscono proprio in Wojtyla l’uomo giusto per traghettare la Chiesa verso il nuovo millennio: Karol abbandona l’ amata Polonia per divenire Giovanni Paolo II. I suoi atteggiamenti liberi e fuori dagli schemi mettono in allarme più di un prelato, ma conquistano da subito il cuore della gente. In un’epoca paralizzata dalla paura e dall’ideologia, il nuovo Papa ripropone a tutti il fascino dirompente del cristianesimo: è la radice di un cambiamento profondo, destinato a investire il mondo, e la stessa Chiesa, come una sorta di contagio. Nemmeno l’attentato subito nel 1981, a cui Wojtyla sopravvive miracolosamente, riesce ad arginare i confini della sua missione. Con una tenacia irriducibile Giovanni Paolo II contribuisce a cambiare il corso stesso della Storia: nel 1989 la caduta del muro di Berlino sancisce la fine del comunismo.
Negli anni seguenti, però, si apre per Papa Wojtyla un periodo di sofferenza fisica e morale; da un lato, il sopraggiungere dell’infermità fisica e del Parkinson ostacolano i suoi viaggi e il compimento della sua missione apostolica, dall’altro i continui richiami alla pace e alla difesa della dignità umana vengono disillusi da una serie di guerre e conflitti internazionali.
Ciononostante, Papa Wojtyla continua a essere un instancabile testimone di fede e di speranza: con il Giubileo del 2000 adempie alla promessa di condurre la Chiesa nel Nuovo Millennio, con la visita in Israele cerca di sanare la spaccatura creatasi tra il mondo ebraico e cristiano, con la decisione di non nascondere la sua debolezza fisica conquista il mondo con la volontà ferma di non scendere dalla Croce, così come Cristo ha fatto. Il giorno della sua morte, avvenuta il primo sabato dopo la Pasqua del 2005, una folla di fedeli si raduna sotto la sua finestra, per stargli vicino: Giovanni Paolo II per primo li ha cercati, ed ora sono loro a venire da lui.

 

GIOVANNI PAOLO II – LA STORIA DI KAROL VOJTYLA – RAI, La grande storia 2011, documentario.

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NON AVERE PAURA – UN’AMICIZIA CON PAPA VOJTYLA – Italia 2014, Biografico – 100 min.

Nel 1981 la famiglia del maestro di sci e provetto alpinista Lino Zani, che gestisce un rifugio alpino nell’Adamello, riceve la visita inattesa di papa Giovanni Paolo II, che arriva in compagnia dell’amico e Presidente della Repubblica Sandro Pertini. Nonostante dovesse rimanere segrete e privata, la visita diventa presto un’occasione di incontro tra i due grandi uomini e la gente del luogo e il giovane Lino viene scelto per accompagnare il papa nelle discese che tanto ama, segnando la nascita di un’amicizia che accompagnerà i due uomini per il resto della vita.

 

KAROL, UN UOMO DIVENTATO PAPA, Italia 2005, Biografico, 180 min.

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La prima puntata ha inizio nel settembre 1939 a Cracovia dove Karol, mentre fa l’operaio alla Solvay, studia filologia e filosofia all’Università, scrive testi teatrali e recita. Già orfano di madre dall’età di otto anni, perde anche il padre nell’invasione della Polonia ad opera dell’esercito tedesco. L’occupazione gli mostra senza appello tutto il male contenuto nell’ideologia nazista. Vede deportare gli amici ebrei e i compagni della Resistenza morire nell’estremo sacrificio per la patria. Il suo amico sacerdote Tomasz viene fatto giustiziare dallo psicopatico governatore tedesco Hans Frank. Scosso da tutta questa sofferenza Karol, a poco più di vent’anni decide di cambiare la propria strada e abbracciare il sacerdozio, nonostante le resistenze dell’amica Hania. Nella seconda parte del film, si assiste al cammino sacerdotale di Wojtyla. Giovane parroco nella nativa Cracovia (di cui poi diventerà Vescovo ausiliario, Arcivescovo e Cardinale), si deve confrontare con il regime comunista, ingaggiando una battaglia per la libertà con il funzionario dei servizi segreti Kordek. Convinto del diritto assoluto di ogni essere umano alla libertà di idee e di religione, si schiera dalla parte degli operai, al fianco dell’amico Nowak. Il film si si chiude con l’elezione di Karol al soglio pontificio e con le immagini di repertorio del suo primo discorso promunciato a piazza San Pietro. La voce fuori campo ammonisce: “Non abbiate paura…”

 

KAROL, UN PAPA RIMASTO UOMO, Italia 2005, Biografico, 200 min.

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Dopo l’elezione avvenuta il 22 ottobre 1978, Giovanni Paolo II inizia il pontificato che lo vedrà per 25 anni impegnato su vari fronti religiosi, sociali e politici. Lo attenderanno le lotte contro gli idealismi del socialismo, l’attentato subito per mano di Alì Agca, le giornate mondiali della gioventù, i numerosi viaggi per il mondo, l’amicizia con Madre Teresa di Calcutta, il Giubileo del 2000 e le preoccupazioni per la pace dopo l’attentato alle Torri Gemelle del 2000.

 

POVEDA – AMICO FORTE DI DIO, Spagna 2016, Biografico/Storico, 116 min. 

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Pedro Poveda (1874 – 1936) è stato un prete tenace e innovativo che si è interessato all’ambito educativo e a quello della difesa delle donne in Spagna nei primi anni del XX secolo. L’Unesco lo ha riconosciuto come pedagogista e umanista mentre la Chiesa lo ha canonizzato sotto papa Giovanni Paolo II. La sua storia viene ripercorsa da quando, dopo aver esercitato la sua opera sacerdotale nella baraccopoli di Cuevas de Guadix, Poveda si trasferisce a Covadonga, dove fonda l’Istituzione Teresiana. In un momento storico in cui la Spagna è sconvolta dall’imminente guerra civile, Poveda si mette in luce come figura di pace e di dialogo contro la violenza e l’intolleranza.

 

SE DIO VUOLE – Italia 2015, Commedia, 87 min. 

Locandina italiana Se Dio Vuole

Tommaso è cardiochirurgo di fama e uomo dalle certezze assolute. È sposato con Carla, casalinga e madre dei due figli Bianca, a sua volta sposata con Gianni, e Andrea. Proprio da Andrea parte la rivoluzione in famiglia, quando il ragazzo, promettente studente di medicina, annuncia di volersi fare prete. A ispirarlo sembra sia stato un certo Don Pietro, a metà fra il sacerdote e il santone: a Tommaso non resta che avvicinarlo sperando di scoprirne gli altarini per rivelarli ad Andrea e fargli cambiare idea sul sacerdozio.

Quella che potrebbe sembrare una premessa macchinosa e artificiale come tante ne abbiamo viste nel cinema italiano recente si rivela invece l’incipit di un’ottima commedia contemporanea che, senza fare il verso a nessuno (nemmeno alla gloriosa tradizione nazionale) trova il suo passo, il suo ritmo, la sua identità senza mai sostituire il pretesto comico alla sottigliezza narrativa o la caratterizzazione superficiale alla costruzione di personaggi complessi, pur nella loro dimensione umoristica. Il passo è veloce, le svolte intelligenti (e brusche, come succede nella realtà, senza far finta che i personaggi sia troppo stupidi per capire ciò che loro accade).

La storia si rivela via via più originale, i dialoghi brillanti, realistici e a tratti poetici, e i personaggi hanno diverse frecce al proprio arco (compresi “il pusillanime” Gianni, ben interpretato da Edoardo Pesce, e l'”oca” Bianca, che mostra ancora una volta il grande talento comico di Ilaria Spada). Ma è il duetto centrale fra Marco Giallini nei panni di Tommaso e Alessandro Gassman in quelli di Don Pietro a rendere irresistibile Se Dio vuole: Giallini fa da àncora alla storia utilizzando la sua dote d’attore principale, ovvero la capacità di rimanere credibile attraverso le trasformazioni del suo personaggio, e Gassman si cimenta finalmente con un personaggio diverso dallo sbruffone ricco e arrogante cui il cinema italiano l’ha relegato di recente (vedi I nostri ragazzi e Il nome del figlio). Persino il product placement è discreto e pertinente, e invece dell’onnipresente voce fuori campo e della solita musica americana a palla a parlare sono gli eventi e i personaggi, e la chiusa musicale è lasciata a Francesco De Gregori.

La marcia in più di Se Dio vuole è la capacità di misurarsi con leggerezza e profondità con il tema del divino (e della chiesa in quanto istituzione “più oscurantista della Storia”, e della necessità di un sacerdozio che sappia scendere in mezzo alla gente). Senza mai fare la predica, senza nemmeno mai prendere una posizione pro o contro Dio o la Chiesa, il film parla del bisogno di ognuno di noi di puntare a qualcosa di più alto di ciò che la realtà quotidiana ci offre, racconta ciò che manca ad ognuno di noi senza che nemmeno ce ne rendiamo conto, e come ognuno cerchi di riempire quel vuoto senza accorgersi che il modo migliore per farlo è imparare a guardare al di là del proprio naso.