FRANCESCO, GIOVANNI E NICHOLAS SONO ACCOLITI

Semin

Mercoledì 2 dicembre, alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Sergnano, il vescovo Oscar ha conferito il Ministero dell’Accolitato a tre nostri seminaristi: Francesco Cristiani, Nicholas Sangiovanni e Giovanni Viviani. Dopo l’ammissione agli Ordini Sacri di Piergiorgio Fiori avvenuta in Cattedrale lo scorso 29 novembre e l’ordinazione episcopale di monsignor Franco Manenti domenica scorsa, la comunità del nostro seminario e tutta la Chiesa di Crema sono chiamate ancora a vivere nella gioia un momento di grazia, di gioia e di speranza.
Il Ministero dell’Accolitato è, infatti, l’ultima tappa prima dell’ordinazione diaconale che nella formazione del quinto anno del Seminario prepara al ministero sacerdotale il seminarista. “Accolito” è una parola poco conosciuta e usata al giorno d’oggi: probabilmente tanti, anche all’interno delle nostre comunità parrocchiali, non l’hanno mai sentita o non sanno che cosa significhi, o meglio, “chi” intenda designare.
Prima di tutto possiamo dire che è un “ministero ecclesiale” che viene conferito dalla Chiesa, per mezzo del Vescovo in vista di un servizio, di una responsabilità ecclesiale. L’Accolitato richiede, da parte di chi lo riceve, l’impegno a fare sempre più spazio all’Eucarestia nella propria vita. Inoltre, abilita all’esercizio di particolari funzioni in ambito soprattutto liturgico tra cui: preparare l’altare al momento della presentazione dei doni, distribuire la Comunione (anche agli ammalati) come ministro straordinario, prendersi cura dell’altare durante la Celebrazione Eucaristica. Per l’accolito è grande l’impegno a far si che durante la Messa ministranti, lettori e cantori siano introdotti e guidati al momento celebrativo.

Accol

Per Giovanni, Nicholas e Francesco questo nuovo passo verso l’ordinazione diaconale e presbiterale segna una più profonda comprensione e conformazione al Sacramento dell’Eucaristia, fonte e culmine della vita cristiana, e li immette in modo sempre più definitivo nella spiritualità presbiterale, che trae il suo fondamento più solido proprio in tale Sacramento. Il significato del ministero che riceveranno è espresso in modo semplice, ma evidente nel rito esplicativo previsto all’interno della Celebrazione Eucaristica: il Vescovo consegnerà nelle loro mani la patena con le particole, segno visibile del fatto che la loro vocazione si esprime nel rapporto personale con Gesù, e segno del tutto particolare per la figura del sacerdote, chiamati a essere pane “spezzato” per la vita dei fratelli.
A questi seminaristi verrà chiesto implicitamente di vivere ancor più intensamente la relazione con Cristo che si dona nel suo corpo e nel suo sangue, per vivere la relazione autentica e oblativa con gli altri nel loro cammino di configurazione a Gesù il pastore buono. È importante allora che in questo passaggio importante verso la vita nel sacerdozio, li ricordiamo con affetto e vicinanza nella nostra preghiera.
Per concludere e come augurio sincero e “di cuore” ai futuri accoliti, vorrei riportare le parole che papa Francesco ebbe a pronunciare ai seminaristi nel 2013: “La gioia dell’incontro con Lui e della sua chiamata porta a non chiudersi, ma ad aprirsi; porta al servizio nella Chiesa. San Tommaso diceva ‘Il bene si diffonde’. E anche la gioia si diffonde. Non abbiate paura di mostrare la gioia di aver risposto alla chiamata del Signore, alla sua scelta di amore e di testimoniare il suo Vangelo nel servizio alla Chiesa. E la gioia, quella vera, è contagiosa; contagia… fa andare avanti”.

Don Gabriele Frassi
(Rettore del Seminario Diocesano)

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