Sabato sera abbiamo celebrato la veglia delle palme, nel contesto della Giornata Mondiale della Gioventù (svoltasi quest’anno a livello diocesano). La serata è stata anche l’occasione per i giovani di Crema di accogliere ufficialmente il nuovo vescovo Daniele che è apparso contento e sereno nel vedere così tanta gioventù impegnata nella testimonianza e nell’annuncio della fede. La veglia è stata scandita da tre momenti: il primo in cattedrale, il secondo nella forma del pellegrinaggio, il terzo presso il centro giovanile san Luigi. Nella prima parte un bel gruppo di diciotto diciannovenni hanno fatto la loro professione di fede. La maggior parte di loro ha seguito il percorso diocesano, altri sono arrivati a questa tappa attraverso i cammini parrocchiali, accompagnati dai loro don.
Prima della veglia, nel pomeriggio il vescovo Daniele ha voluto incontrare i ragazzi e l’équipe diocesana in un incontro di gruppo e poi attraverso gli incontri personali. Contemporaneamente altri sacerdoti hanno dato la disponibilità per la confessione sacramentale.
Tutta la comunità diocesana si stringe attorno a questi giovani perché non abbiano paura a vivere la propria fede là dove il Signore chiama.
Ecco il semplice rito della professione di fede:
“Il punto fermo della Croce”
Dice papa Francesco: quando parlo di punti fermi o di “fare perno”, l’immagine che mi viene in mente è quella del giocatore di basket o pallacanestro, che inchioda il piede come “perno” a terra e compie movimenti per proteggere la palla, o per trovare uno spazio per passarla, o per prendere la rincorsa e andare a canestro. Per noi cristiani quel piede inchiodato al suolo, intorno al quale facciamo perno, è la croce di Cristo. Una frase scritta sul muro della cappella della Casa di Esercizi di San Miguel a Buenos Aires, diceva: “Fissa sta la Croce, mentre il mondo gira”. Poi uno si muove, proteggendo la palla, con la speranza di fare canestro e cercando di capire a chi passarla.
La fede si fonda sempre sulla Croce: «E’ piaciuto a Dio salvare i credenti con la stoltezza della predicazione» di «Cristo crocifisso: scandalo per i giudei e stoltezza per i pagani» (1Cor 1,21.23). Tenendo dunque, come dice la Lettera agli Ebrei, «fisso lo sguardo su Gesù, colui che dà origine alla fede e la porta a compimento», (…) corriamo con speranza «nella corsa che ci sta davanti, senza stancarci né perderci d’animo» (cfr Eb 12,1-3).
Roma, Basilica di san Giovanni in Laterano, 2 marzo 2017
Guida: Alcuni nostri amici che hanno partecipato al cammino diocesano proposto ai diciannovenni, rinnoveranno ora la loro professione di fede. Condividiamo con loro questo momento come discepoli di Gesù che testimoniano l’incontro con la misericordia.
Vengono presentati i giovani che, davanti al vescovo e all’assemblea, al termine dell’itinerario proposto dalla diocesi ai diciannovenni, rinnoveranno il proprio impegno a continuare con slancio il cammino di fede.
Preghiera (pregata dai ragazzi)
Signore, come il profeta Giòna, compagno di strada del nostro percorso, nonostante le nostre fragilità, i nostri limiti e le nostre resistenze, abbiamo accettato la tua chiamata a metterci in gioco, a fondare la nostra fede sulla tua. Mantieni vivo in noi il desiderio di vederti, il coraggio di incontrarti, la gioia di accoglierti. Soffia nei nostri cuori il tuo Santo Spirito, affinché abbiamo la forza di correre sulle strade del mondo, per contagiare con il tuo amore quanti incontreremo sul nostro cammino. Maria, donna del Sì, ci affidiamo a te.
Vescovo: Dio porti a compimento l’opera di bene che ha iniziato in voi.
Quindi il vescovo pronuncia la preghiera di benedizione:
Sii benedetto, Signore Gesù, per la tua fedeltà nell’amore. Tu hai condotto questi giovani a crescere sempre più nell’amicizia con te perché ti potessero conoscere e sperimentare come Colui che dà pienezza di senso alla loro vita. Ora ti preghiamo: accompagnali con il tuo Santo Spirito, perché li protegga nelle difficoltà; abbiano il coraggio di testimoniarti nella loro vita, negli ambienti difficili dove essi studiano o lavorano; abbiano la forza di esserti fedeli e di non dubitare mai del tuo amore. Sii tu la loro guida, il loro conforto, la loro gioia. Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
Tutti: Amen.
Il vescovo consegna la Bibbia ai diciannovenni, dicendo:
Carissimi giovani, dopo aver rinnovato il vostro incontro con il Signore, sono lieto di consegnarvi questa Bibbia. Spero che diventi per voi Parola viva ed eterna che si è fatta carne in Gesù. Prego il Signore che la possiate amare, gustare, vivere e testimoniare, affinché diventi un punto di riferimento per la vostra vita.
Si esegue il canto, mentre i diciannovenni scambiano l’abbraccio di pace con il vescovo.
Vescovo: Ti ringraziamo Signore, per questo momento di fede vissuto insieme. Fa’ che non si spenga mai il fuoco missionario che arde nei nostri cuori e rendici coraggiosi annunciatori del vangelo della gioia. Per Cristo nostro Signore.